GUIDA ALLE CASE MUSEO DELLA CAMPANIA

Casa Museo San Giuseppe Moscati

La casa museo
A Santa Lucia di Serino, accanto al Convento delle Clarisse e alla Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo sorge Palazzo Moscati, storica residenza della famiglia di Giuseppe Moscati, Medico Santo e figura a cui il borgo irpino è profondamente legato. Il palazzo cinquecentesco fu acquistato nel 1653 da Domenico Moscati e vi nacque Francesco Moscati, padre del santo. Giuseppe Moscati, nonostante vivesse e operasse a Napoli, vi trascorse innumerevoli estati alla ricerca di ristoro dal caos della vita cittadina, dedicando tempo alla famiglia, alla contemplazione e alla sua vita spirituale. Qui, pur lontano dal suo studio, non mancava di accogliere e assistere gratuitamente i malati nelle mura di casa propria. Oggi sono visitabili il Roseto, dove nel silenzio della vegetazione San Giuseppe meditava, la Cappella familiare della Madonna del Carmine, dove si ritirava sovente in preghiera, e gli interni del Palazzo, sede della Casa Museo. Questi sono arredati secondo i gusti dell’epoca e presentano un vasto assortimento di mobilio, oggetti d’arte e d’uso quotidiano, foto e documenti originali dei membri della famiglia. Sono visibili la stanza della sorella Nina, dei genitori, il salottino e lo studio, dove sono conservate le reliquie di San Giuseppe, tra cui l’inginocchiatoio e un ex corpore, più numerosi ex voto associati ai miracoli del santo.

Il personaggio
San Giuseppe Moscati fu una delle figure più importanti della medicina italiana del XX secolo, ma fu al contempo noto per la compassione sconfinata verso i più bisognosi, supportata dalla fede cattolica incrollabile che integrava nella sua pratica. Nacque a Benevento nel 1880 e visse a Napoli, ma la sua era una famiglia nobile originaria di Santa Lucia di Serino, cui rimase sempre legato. Motivato dalle complicazioni di incidenti dopo i quali perse il padre e il fratello, esercitò e considerò la sua occupazione di medico come un sacerdozio, dedicandovi la stessa vocazione. Possedeva un’abilità semiologica fuori dal comune ed era in grado di effettuare diagnosi esatte con una rapida occhiata ai sintomi. Inoltre, non esitava a ricercare e applicare le terapie più innovative, poiché per lui la fede era il solo postulato in base al quale valutare la correttezza della pratica scientifica. Spesso metteva queste sue abilità al servizio dei pazienti gratuitamente, facendosi carico del costo dei farmaci. Fu uno dei primi a introdurre l’insulina nella terapia diabetologica e a lui si attribuiscono pubblicazioni cruciali sull’ureogenesi epatica e sul metabolismo dei polisaccaridi, oltre ad una serie di guarigioni miracolose post mortem che gli valsero la santificazione nel 1987.

Il territorio
Santa Lucia di Serino è un comune dell’Alta Valle del Fiume Sabato. Il territorio, di origini sannite e con testimonianze medievali documentate, vanta notevole bellezza naturalistica e cura delle tradizioni. Molti edifici storici sono situati in Rione Moscati: l’Antica fonte pubblica, il Convento delle Clarisse e la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.